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Il Carnevale raggiunge in questo fine settimana il massimo dell’euforia: l’apice della festa è tra giovedì 11 e martedì 16 febbraio, con una coda fino a domenica 21 febbraio, per il cosiddetto Carnevale Ambrosiano. Le feste coinvolgono tutta Italia, con maschere, sfilate di carri allegorici, rievocazioni storiche e qualche stranezza. C’è chi si immerge nel Medioevo, chi si tira addosso arance per due giorni, chi sberleffa il potere ed esorcizza la crisi portando in piazza le caricature dei potenti. Sono i cento volti del Carnevale d’Italia tra tradizioni antiche, musica e giochi per i bambini. Vi segnaliamo quelli più inconsueti e originali.
La Settimana Grassa'', il Carnevale fa tappa a ''La Bottega di Stigliano''
Martedì 14 Febbraio 2012 15:09
Incontri, degustazioni
di prodotti a Km0 e socialità
Da giovedì 16
a martedì 21 febbraio tante iniziative all’insegna di filiera corta
e divertimento
Il Carnevale fa tappa alla Bottega di Stigliano
con “La Settimana Grassa”, cinque giorni di iniziative e
degustazioni dedicati ai prodotti della filiera corta, in programma
da giovedì 16 a martedì 21 febbraio. Adulti e bambini potranno divertirsi
e apprezzare i prodotti stagionali e genuini che “La Bottega di Stigliano”
propone da alcuni mesi grazie al progetto di valorizzazione della filiera
corta sostenuto dalla Provincia di Siena e dall’Unione dei Comuni
della Val di Merse, in collaborazione con l’Associazione Erbandando,
Adagio Art Catering e l’Associazione Produttori della Val di Merse.
“La Settimana Grassa” si aprirà giovedì 16
febbraio, alle ore 17, con l’incontro “La cultura delle erbe
tra sopravvivenza, cura e sapori. Metodi naturali di assunzione delle
piante”, che vedrà la partecipazione di Barbara Sornicola, dell’erboristeria
“Essenza” di Rosia e il nutrizionista Simone Pasquini. Al termine
dell'incontro, saranno offerti tisane e dolcetti tipici del Carnevale.
Venerdì 17 febbraio, alle ore 17, spazio
alle origini del carnevale e alle tradizioni alimentari con “Il Maiale
e il Carnevale”, prima di concludere la serata con un aperitivo a
base di salumi di cinta senese. Sabato 18 febbraio ancora degustazione
di prodotti a km 0 e divertimento in compagnia della filiera corta.
A partire dalle ore 12.30, sarà aperta, su prenotazione, l’Osteria
del Mercatale, che proporrà la tegamata con contorno di verdure e dolci
di Carnevale, mentre alle ore 17.30 la Bottega di Stigliano si trasformerà
per qualche ora ne “La Bottega di Arlecchino”, con le letture animate
dell’associazione Giocolenuvole. La serata, poi, si chiuderà con
la cena a tema “Il maiale a Carnevale”. Le prenotazioni per il pranzo
e per la cena vengono raccolte fino al giorno precedente, venerdì 17
febbraio da Adagio Art Catering ed è possibile contattare il numero
342-7438488 oppure inviare un’e-mail all’indirizzoadagiocooking@
Domenica 19 febbraio, alle ore 10.30, la Bottega
di Stigliano ospiterà la scuola di cucina con la possibilità,
per adulti e bambini, di preparare i dolci di Carnevale, dai cenci,
ai bomboloni fino alle frittelle, tutti a base di prodotti della filiera
corta locale. L’iniziativa è curata dall'Associazione Erbandando
ed è possibile prenotare la partecipazione fino a sabato 18 febbraio,
scrivendo all'indirizzo maddydal@libero.
Martedì 21 febbraio “La Settimana Grassa” della
Bottega di Stigliano si chiuderà con tre appuntamenti. Dalle ore 15.30
alle ore 19.30 sarà possibile fare “La spesa di Carnevale”, grazie
all’apertura straordinaria della bottega promossa dall’Associazione
Produttori della Val di Merse rispetto ai tradizionali orari (dal giovedì
al sabato dalle ore 15.30 alle ore 19.30). Alle ore 17, poi, è previsto
l’incontro sul tema “A Carnevale, il fritto non fa male!”, con
la partecipazione di Roberta Moretti, dello Sportello Biologico; del
biologo Silvio Casini; della nutrizionista Paola Turchi e della dietista
Francesca Labriola Pitch. La Bottega di Stigliano saluterà il Carnevale
alle ore 20 con la cena a tema “Il fritto giusto”. Le prenotazioni
per la cena vengono raccolte fino al giorno precedente, lunedì 20 febbraio
da Adagio Art Catering ed è possibile contattare il numero 342-7438488
oppure inviare un’e-mail all’indirizzo adagiocooking@
Per informazioni e prenotazioni è possibile
scrivere anche un’e-mail all’indirizzoinfo@
Il Carnevale raggiunge in questo fine settimana il massimo dell’euforia: l’apice della festa è tra giovedì 11 e martedì 16 febbraio, con una coda fino a domenica 21 febbraio, per il cosiddetto Carnevale Ambrosiano. Le feste coinvolgono tutta Italia, con maschere, sfilate di carri allegorici, rievocazioni storiche e qualche stranezza. C’è chi si immerge nel Medioevo, chi si tira addosso arance per due giorni, chi sberleffa il potere ed esorcizza la crisi portando in piazza le caricature dei potenti. Sono i cento volti del Carnevale d’Italia tra tradizioni antiche, musica e giochi per i bambini. Vi segnaliamo quelli più inconsueti e originali.
Venezia si prepara a un altro fine settimana di tutto esaurito. Ma, da
sabato 13 a martedì 16 febbraio, anche il borgo e il Castello
di Verres, in Valle d’Aosta, ospitano un Carnevale noto e
sfarzoso in tutta la regione. Il rituale trae origine da un episodio
storico del XV secolo, i cui protagonisti sono Caterina di Challant,
feudataria di Verres, ed il marito Pierre d'Introd. I momenti clou della
manifestazione sono la sfilata in corteo dl sabato grasso lungo le strade
del borgo fino al Municipio, con la consegna delle chiavi d'oro del
paese al personaggio di Caterina, i veglioni in maschera al castello,
il Gran Corso di Gala del martedì grasso con Caterina di Challant e
il suo seguito che sfilano per il borgo in compagnia di gruppi folkloristici
e mascherati, carri allegorici e bande musicali.www.carnevaleverres.
Molto spettacolare, anche se forse un po’ rischioso, è il Carnevale di Ivrea, con la celebre Battaglia delle arance. La tradizione prende le mosse da un'antica tradizione in cui venivano però lanciati i fagioli, simbolo di un'elemosina rifiutata del feudatario alle famiglie povere. La battaglia delle arance comincia il lunedì grasso (quest'anno il giorno 15 febbraio) e raggiunge il suo culmine il martedì, con il combattimento che imperversa tra gli equipaggi di lanciatori sui carri, che simboleggiano le guardie del tiranno, contro le squadre degli aranceri a piedi, che impersonano i popolani ribelli. Chiunque può iscriversi ad una delle nove squadre a piedi, o entrare a far parte di uno degli equipaggi sui carri. Oppure può seguire lo scontro senza prendervi parte, da spettatore neutrale, a condizione di indossare il '”berretto frigio”, grazie al quale eviterà di essere bersagliato dai proiettili.
Fino al 20 febbraio, Genova ospita del Carnevale del Mediterraneo, organizzato
dai nove Municipi della città: ogni circoscrizione è gemellata con
una delle città del Mediterraneo e ospita eventi con costumi e tradizioni
del Carnevale della propria città gemella. Partecipano anche numerose
associazioni culturali e artistiche del territorio, a cui si aggiunge
una grande novità in campo musicale: il primo Festival della Canzone
di Carnevale.
Sempre alla ribalta è il Carnevale di Viareggio, con i suoi giganteschi carri allegorici all'insegna
della satira politica. I prossimi corsi mascherati si svolgono il 14,
16 e 21 febbraio. Domenica 21 febbraio, giorno di chiusura dei festeggiamenti
è previsto alle ore 19.30 un grande spettacolo pirotecnico.
Particolare è il Carnevale di Offida, piccolo centro dell’Appennino marchigiano tra
Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. La festa affonda le radici
nel lontano 1500 e vive i suoi momenti clou nella festa de “lu bov
fint” (il bove finto), che ha luogo il venerdì grasso, una sorta
di parodia della corrida spagnola e della corsa dei tori per le vie
di Pamplona, mentre vengono offerti fiumi di vino (almeno 500 litri)
e cibi tipici. "Lu bov” è il toro: una volta era un animale
in carne ed ossa, ma dal dopoguerra è stato sostituito da un fantoccio
di alluminio sotto al quale si nasconde un uomo. Il fantoccio corre
per tutto il paese e, come avviene a Pamplona, la gente vestita in costumi
tradizionali scappa a ritmo di musiche spagnole. Nel fuggi fuggi generale
tutto è concesso: urtare il rivale in amore, palpeggiare una ragazza
o fare uno sgambetto al professore di più antipatico. La festa finisce
il martedì gasso con il falò di “vlurd', fasci di canne alte quattro
metri che dopo aver sfilato a suon di musica vengono bruciate nel grande
fuoco nel quale si spegne il carnevale.